Cookie policy

Cosa sono i cookie? I cookie sono piccoli file di testo che vengono memorizzati sul tuo dispositivo quando visiti un sito web. Questi file permettono al sito di riconoscere il tuo dispositivo e ricordare alcune informazioni su di te, come le preferenze di navigazione o i dati di accesso. Tipi di cookie utilizzati Cookie tecnici: Questi cookie sono essenziali per il funzionamento del sito e permettono di utilizzare le sue funzionalità principali. Senza questi cookie, alcuni servizi potrebbero non funzionare correttamente. Cookie di analisi: Questi cookie raccolgono informazioni su come i visitatori utilizzano il sito, come le pagine visitate e gli eventuali errori riscontrati. Le informazioni raccolte sono anonime e vengono utilizzate solo per migliorare il funzionamento del sito. Cookie di profilazione: Questi cookie vengono utilizzati per creare profili degli utenti e inviare messaggi pubblicitari in linea con le preferenze mostrate durante la navigazione. Cookie di terze parti Il nostro sito utilizza anche cookie di terze parti, come quelli di Google Analytics, per raccogliere informazioni statistiche aggregate sull’uso del sito. Questi cookie sono gestiti da terze parti e non abbiamo accesso alle informazioni raccolte. Gestione dei cookie Puoi gestire le tue preferenze sui cookie direttamente dal tuo browser. La maggior parte dei browser ti permette di accettare o rifiutare tutti i cookie, o di accettare solo alcuni tipi di cookie. Consulta la sezione “Aiuto” del tuo browser per sapere come fare.

L'occasione

Ambiguità, incoerenza. 

Gesù preferisce le storie rotte a quelle perfette, le vite incamminate a quelle stanziali.

Quando sono vero sono debole. Quando siamo veri siamo tutti feriti. Ma quando sono debole è allora che sono forte, perché entra in me il vasaio che mi rimette sul tornio, che fa dei miei cocci un canale per altre sedi.

E per la strada interrogava.

Gesù non è la risposta alle nostre domande, è lui la domanda; ogni sua parola porta scritto: più in là! La sua dimora è sempre oltre.

Ma la gente, chi dice che io sia?

Gesù non vuole un sondaggio per misurare la sua popolarità, vuole capire cosa del suo messaggio ha raggiunto il cuore.

Infatti la risposta della gente rivela un’idea sbagliata di lui: per qualcuno è un moralizzatore di costumi, tipo Giovanni il Battista; per altri è forza che abbatte i falsi profeti, come Elia; altri ancora colgono solo l’eco di vecchi messaggi già ascoltati, lui è “uno dei profeti”.

Ma Gesù non è niente fra le cose di ieri. È novità in cammino.

E il domandare si fa più diretto: ma voi chi dite che io sia?

Innanzitutto mette in discussione se stesso. Sottoporsi alla valutazione altrui costa molta umiltà e libertà, e con questa domanda Gesù si comporta da innamorato: Quanto conto io per te?

Non ha bisogno di sapere se lo ritengono più bravo dei profeti di prima, lui vuole sapere se Pietro è innamorato, se l’ha accolto nel cuore, se gli da tempo e passione. Tu sei il Cristo, Pietro è irruente, sei il senso di Israele e della mia vita.

A questo punto Gesù cominciò a insegnare che il Cristo doveva soffrire e venire ucciso, per poi risorgere il terzo giorno.

Ma come fa Pietro ad accettare un messia perdente? “Tu sei il messia, l’atteso, che senso ha un messia sconfitto?”

Allora Gesù lo prende in disparte. E qui la tensione si alza, fino a che il dialogo culmina in parole durissime: va dietro di me, satana. Il tuo posto è seguirmi.

Pietro è la voce di ogni ambiguità umana, e la soluzione è quella indicatagli: va dietro di me.

Gesù ha accarezzato le mie ferite e contraddizioni, e mi fa camminare proprio lì, lungo la “linea incerta che addividi la luci dallo scuru” (A. Camilleri).

Il miracolo è che la debolezza, la fatica, l’ambiguità incolpevole, grano e zizzania intrecciati, le notti senza frutto, i rinnegamenti, non sono un’obiezione, ma un’occasione per essere fatti nuovi, per stare bene con il Signore, per rinnovare la nostra passione per lui e per ricominciare, attraverso inizi sempre nuovi: Tu seguimi!

Ti seguirò, Signore. Con le parole più belle che ho per te: tu sei per me quello che è la primavera per i fiori, quello che il vento è per l’aquilone.

Sei venuto con il soffio di un bacio sulla fronte, e hai aperto la mia strada.

Ermes Ronchi

Related Articles

Il Vangelo della domenica

Indirizzo e contatti

Siamo a Sesto Fiorentino (Fi)

  • Via Antonio Gramsci 691-693
  • +39 055-442753
  • info[at]santacroceaquinto.it

Orari S. Messe

Messa feriale da lunedì a sabato: ore 8:30 ~ 17.30
Messa festiva del sabato: ore 18:00
Messe festive domenicali: ore 8:00 ~ 10:00 ~ 11.30 ~ 18.00

Search

Free Joomla templates by Ltheme