Cookie policy

Cosa sono i cookie? I cookie sono piccoli file di testo che vengono memorizzati sul tuo dispositivo quando visiti un sito web. Questi file permettono al sito di riconoscere il tuo dispositivo e ricordare alcune informazioni su di te, come le preferenze di navigazione o i dati di accesso. Tipi di cookie utilizzati Cookie tecnici: Questi cookie sono essenziali per il funzionamento del sito e permettono di utilizzare le sue funzionalità principali. Senza questi cookie, alcuni servizi potrebbero non funzionare correttamente. Cookie di analisi: Questi cookie raccolgono informazioni su come i visitatori utilizzano il sito, come le pagine visitate e gli eventuali errori riscontrati. Le informazioni raccolte sono anonime e vengono utilizzate solo per migliorare il funzionamento del sito. Cookie di profilazione: Questi cookie vengono utilizzati per creare profili degli utenti e inviare messaggi pubblicitari in linea con le preferenze mostrate durante la navigazione. Cookie di terze parti Il nostro sito utilizza anche cookie di terze parti, come quelli di Google Analytics, per raccogliere informazioni statistiche aggregate sull’uso del sito. Questi cookie sono gestiti da terze parti e non abbiamo accesso alle informazioni raccolte. Gestione dei cookie Puoi gestire le tue preferenze sui cookie direttamente dal tuo browser. La maggior parte dei browser ti permette di accettare o rifiutare tutti i cookie, o di accettare solo alcuni tipi di cookie. Consulta la sezione “Aiuto” del tuo browser per sapere come fare.

Il rischio di «addormentarci», anche mentre corriamo

 

Prima domenica di avvento: ricomincia il ciclo dell'anno liturgico come una scossa, un bagliore di futuro dentro il giro lento dei giorni sempre uguali. A ricordarci che la realtà non è solo questo che si vede, ma che il segreto della nostra vita è oltre noi. Qualcosa si muove, qualcuno è in cammino e tutt'intorno a noi «il cielo prepara oasi ai nomadi d'amore» (Ungaretti). Intanto sulla terra tutto è in attesa, «anche il grano attende, anche la pietra attende» (Turoldo), ma l'attesa non è mai egocentrica, non si attende la beatitudine del singolo, ma cieli nuovi e terra nuova, Dio tutto in tutti, la vita che fiorisce in tutte le sue forme.
Se tu squarciassi i cieli e discendessi! (Is 63,19). Attesa di Dio, di un Gesù che è Dio caduto sulla terra come un bacio (B. Calati). Come una carezza sulla terra e sul cuore.
Il tempo che inizia ci insegna cosa spetta a noi fare: andare incontro. Il Vangelo ci mostra come farlo: con due parole che aprono e chiudono il brano, come due parentesi: fate attenzione e vegliate.
Un padrone se ne va e lascia tutto in mano ai suoi servi, a ciascuno il suo compito (Marco 13,34). Una costante di molte parabole, una storia che Gesù racconta spesso, narrando di un Dio che mette il mondo nelle nostre mani, che affida tutte le sue creature all'intelligenza fedele e alla tenerezza combattiva dell'uomo. Dio si fa da parte, si fida dell'uomo, gli affida il mondo. L'uomo, da parte sua, è investito di un'enorme responsabilità. Non possiamo più delegare a Dio niente, perché Dio ha delegato tutto a noi.
Fate attenzione. L'attenzione, primo atteggiamento indispensabile per una vita non superficiale, significa porsi in modo “sveglio” e al tempo stesso “sognante” di fronte alla realtà. Noi calpestiamo tesori e non ce ne accorgiamo, camminiamo su gioielli e non ce ne rendiamo conto. Vivere attenti: attenti alla Parola e al grido dei poveri, attenti al mondo, nostro pianeta barbaro e magnifico, alle sue creature più piccole e indispensabili: l'acqua, l'aria, le piante. Attenti a ciò che accade nel cuore e nel piccolo spazio di realtà in cui mi muovo.
Vegliate, con gli occhi bene aperti. Il vegliare è come un guardare avanti, uno scrutare la notte, uno spiare il lento emergere dell'alba, perché il presente non basta a nessuno. Vegliate su tutto ciò che nasce, sui primi passi della pace, sul respiro della luce, sui primi vagiti della vita e dei suoi germogli. Il Vangelo ci consegna una vocazione al risveglio: che non giunga l'atteso trovandovi addormentati (Marco 13,36).
Rischio quotidiano è una vita dormiente, che non sa vedere l'esistenza come una madre in attesa, gravida di Dio, incinta di luce e di futuro.

padre Ermes Ronchi

Related Articles

Il Vangelo della domenica

Indirizzo e contatti

Siamo a Sesto Fiorentino (Fi)

  • Via Antonio Gramsci 691-693
  • +39 055-442753
  • info[at]santacroceaquinto.it

Orari S. Messe

Messa feriale da lunedì a sabato: ore 8:30 ~ 17.30
Messa festiva del sabato: ore 18:00
Messe festive domenicali: ore 8:00 ~ 10:00 ~ 11.30 ~ 18.00

Search

Free Joomla templates by Ltheme