La misericordia del Signore è più grande dei pregiudizi. La «semplice richiesta di Gesù» (“Dammi da bere”), che ha meravigliato persino i discepoli, è l’inizio di un dialogo schietto, mediante il quale Lui, con grande delicatezza, entra nel mondo interiore di una persona alla quale, secondo gli schemi sociali, non avrebbe dovuto nemmeno rivolgere la parola. Ma Gesù lo fa, eh! Gesù non ha paura, Gesù quando vede una persona va avanti, perché ama. Ci ama tutti. Non si ferma mai davanti ad una persona per pregiudizi!.
UN INCONTRO CHE CAMBIA LA VITA. Papa Francesco ha proseguito descrivendo come Gesù è stato di fronte alla situazione della Samaritana, non giudicandola ma facendola sentire considerata, riconosciuta, e suscitando così in lei il desiderio di andare oltre la routine quotidiana. Quella di Gesù «era sete non tanto di acqua, ma di incontrare un’anima inaridita; Gesù aveva bisogno di incontrare la Samaritana per aprirle il cuore: le chiede da bere per mettere in evidenza la sete che c’era in lei stessa. E la donna, che «rimane toccata da questo incontro, rivolge a Gesù quelle domande profonde che tutti abbiamo dentro, ma che spesso ignoriamo. Anche noi abbiamo tante domande da porre ma non troviamo il coraggio di rivolgerle a Gesù! La Quaresima, è il tempo opportuno per guardarci dentro, per far emergere i nostri bisogni spirituali più veri, e chiedere l’aiuto del Signore nella preghiera», chiedere, sull’esempio della Samaritana, «l’acqua che ci disseterà in eterno. Perché Gesù, è Uno che alla Samaritana ha cambiato la vita, perché ogni incontro con Gesù ci cambia la vita. Sempre. È un passo più avanti, un passo più vicino a Dio.
LA GIOIA DELLA TESTIMONIANZA. In questo Vangelo, troviamo anche noi lo stimolo a lasciare la nostra anfora, come ha fatto la Samaritana, che corse in città per raccontare la sua esperienza straordinaria. L’anfora, infatti, è il simbolo di tutto ciò che apparentemente è importante, ma che perde valore di fronte all’amore di Dio. E tutti ne abbiamo una o più di una. Io domando a voi, anche a me: “Qual è la tua anfora interiore, quella che ti pesa, quella che ti allontana da Dio? Lasciamola un po’ da parte e col cuore sentiamo la voce di Gesù che ci offre un’altra acqua, un’altra acqua che ci avvicina al Signore. Perché noi, siamo chiamati a riscoprire l’importanza e il senso della nostra vita cristiana, iniziata nel Battesimo e, come la Samaritana, a testimoniare la gioia dell’incontro con il Signore. Per questo, dobbiamo ripeterci queste parole: «Ogni incontro con Gesù ci cambia la vita e ogni incontro con Gesù ci riempie di gioia».