350 Km circa sono la distanza tra Sesto Fiorentino e Selvino, dove Don Mario ha trascorso gli ultimi due anni, dopo quasi 38 vissuti nel quartiere di Quinto Basso.
Questo primo distacco ci ha preparati a quello definitivo – su questa terra – di venerdì 19 ottobre, quando ci ha lasciati. Eravamo preparati perché, regolarmente informati da Don Giacomo, conoscevamo le sue condizioni di salute e anche perché ci siamo abituati a saperlo lontano e rassegnati a non vederlo più tra noi. Ma come sempre accade, la morte di una persona cara coglie di sorpresa soprattutto per il dolore che provoca, anche se credi di essere preparato, e senti il bisogno di mostrare riconoscenza a lei e a Dio che te l’ha fatta incontrare. Così, lunedì 22 ottobre, un pullman di fedeli, guidati da Padre Lazzaro e Padre Agnello, è partito per partecipare al funerale a Selvino. Anche Don Felix e Don Carlo Nardi si sono uniti a noi. Durante il viaggio abbiamo ricordato e condiviso tanti momenti importanti per la Comunità di Santa Croce a Quinto, per la quale Don Mario, negli anni che lo hanno visto tra noi, ha dato tutto sé stesso, come uomo e come prete. Tante sono le tracce che ha lasciato, dalla Chiesa edificio alla Comunità di pietre vive che ha forgiato con il suo insegnamento ed esempio. Durante la Messa del funerale, al quale erano presenti anche Don Renato, Don Carlo Cappi e Don Lorenzo, che hanno collaborato con don Mario alla guida della nostra parrocchia per diversi anni, hanno parlato Don Luigi Usubelli, il nipote, e il Vicerettore del Paradiso, a cui Don Mario apparteneva, cogliendo con commozione e calore i tratti che ne hanno caratterizzato l’operare. Come hanno detto Don Mario era convinto che per essere bravi preti, prima si dovesse essere Uomini. Lui lo è stato e ha fatto tanto per educare a diventarlo chiunque gli si avvicinasse. E’ stato un grande educatore, un sacerdote santo, un vero ponte tra il cielo e la terra sul quale hanno camminato tante persone, condotte da lui a Dio. Ringraziamo il Signore che lo ha messo sulla nostra strada e che attraverso di lui ci ha fatto conoscere la coerenza della fede incrollabile, la speranza cristiana e la carità fraterna, oltre che un padre ed un amico. Per noi il cammino su questa terra continua illuminato dalle virtù cristiane che tu, caro Don Mario, ci hai insegnato. A te, come dice San Paolo, non servono più. Ora sei nella Luce, tu sei nella Carità di Dio.