Il testo dice: “Conviene che così adempiamo ogni giustizia”. L’espressione “adempiamo ogni giustizia” secondo il linguaggio biblico equivale a uniformarsi a quello che Dio vuole, accettando il suo piano e la sua volontà. E Dio voleva che il suo Messia, il re divino, fosse il suo servo per eccellenza, che si sacrificasse per tutti nell’umiltà e nel nascondimento. Matteo usa presentare la vita di Gesù, partendo dalle descrizioni che il profeta Isaia aveva fatto circa il servo di Yahveh. La scena del Battesimo di Gesù culmina in una teofania: si apre il cielo, discende su Gesù lo Spirito e una voce proclamava che egli è Figlio di Dio e che il Padre si compiace in lui.
L’ultima espressione ha le sue radici nell’Antico Testamento: del servo di Yahveh si dice che Dio lo ha eletto, che si compiace in lui e che gli infonde il suo Spirito (Is. 42,1). Tutte le espressioni stanno a indicare la stessa realtà: la presenza di Dio in lui. Gesù è il portatore dello Spirito, colui che compie perfettamente la volontà di Dio, colui che si dà agli uomini in piena solidarietà con essi.intelligenza, il nostro amore. La vera sapienza si nasconde nel volto di questo Bambino. È qui, nella semplicità di Betlemme, che trova sintesi la vita della Chiesa. È qui la sorgente di quella luce, che attrae a sé ogni persona nel mondo e orienta il cammino dei popoli sulla via della pace.
(don Arturo 2005)